Montoly Gland Swiming pools | Roma
Il progetto si pone l'obbiettivo di creare un volume compatto, che mantenga le due zone principali – la piscina e il blocco composto dal bar e dagli uffici – distinte tra loro, in modo da evitare sovrapposizioni tra i flussi di utenti diversi e da rendere immediata la fruizione delle diverse parti dell'edificio da parte degli utenti stessi. Il blocco compatto è poi scavato per definire uno spazio interno vuoto, un patio, che ospiti tutte le attività all’aperto del centro. Questo spazio esterno è direttamente in contatto con le attività del centro, è uno spazio aperto protetto, un paesaggio artificiale, il cuore dell’edificio, generato tagliando il volume con due superfici curve.
Le due vetrate separano fisicamente le zone principali ma uniscono visualmente gli spazi della piscina e quelli del bar e degli uffici. Attraverso l’uso, il patio interno non separa ma unisce i due volumi ed è organizzato su due quote diverse, perché anche negli spazi aperti si cerca di dividere i flussi di utenti; una zona è accessibile a tutti ed è in diretto contatto con il bar, e una zona è accessibile solo dagli utenti della piscina coperta che ospita la vasca esterna. La piscina esterna dei bambini, ad una quota +1.20, è collegata direttamente tramite una rampa alla piscina coperta.
Una geometria semplice definisce gli spazi privati e pubblici della piscina. Ogni volume ha una sua autonomia ma è aperto agli sguardi degli utenti e degli ospiti del centro sportivo. Anche gli spazi esterni come i due volumi principali, pur essendo separati da un dislivello, ricostituiscono un paesaggio artificiale ricoperto in legno e sono visivamente in contatto tra di loro e con le attività all’interno. Il progetto è quindi caratterizzato da questa tensione tra spazi aperti e chiusi, contrapposti ma in relazione tra di loro.
Il rapporto della nuova costruzione con il contesto costruito avviene attraverso la stereometria semplice del volume, in cemento rigato con poche aperture che creano un contatto visivo tra interno esterno andando ad inquadrare punti particolari del contesto. Alla chiusura del recinto esterno si contrappone la totale apertura verso l'interno che grazie alle pareti curve assorbe il paesaggio. La vasca lineare della piscina esterna per bambini posta ad una quota più alta rispetto al solaio interno definisce una linea d'orizzonte che coincide con la linea d'acqua che proietta i fruitori verso il paesaggio.
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The project aims at creating a compact volume, able to keep apart the areas of the swimming pool and of the offices and café, in order to avoid any possible overlapping between different fluxes, and to make the different functions of the building immediately recognisable. The compact volume is carved to define an internal void, a patio, which hosts all the open air activities of the sport centre.
A simple geometry defines the private and public spaces of the swimming pool. Every volume has its own autonomy but it is open to the views of users and guests of the sport centre. Both the internal and the external areas are organised through height differences. The project is therefore characterised by a series of tensions, between internal and external spaces as much as between sunken and raised levels.
The relationship of the new building with the context happens through the simple stereometry of the volume, dressed by lined concrete and few windows; the closure toward the exterior is balanced by a complete opening toward the interior, able to enclose the surroundings also through its bowed walls.